28/11/11

Lista delle Razze Canine Pericolose


Viene comunemente detto Lista delle razze pericolose l’elenco di razze canine redatto come allegato dell’Ordinanza del 12 dicembre 2006, “Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 10 del 13 gennaio 2007, a firma dell’allora Ministro Livia Turco.[1] Il 23 marzo 2009, è entrata in vigore, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale n. 68, una nuovaordinanza, firmata dal Sottosegretario alla Salute Francesca MartiniOrdinanza contingibile ed urgente concernente la tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione dei cani, regolamenta la materia, ma non fa riferimento ad alcuna “lista di razze”, specificando anzi che l’ordinanza precedente «non solo non ha ridotto gli episodi di aggressione ma, come confermato dalla letteratura scientifica di Medicina Veterinaria, “non è possibile stabilire il rischio di una maggiore aggressività di un cane sulla base dell’appartenenza ad una razza o ai suoi incroci”».
La lista citava le seguenti razze, per le quali (comprendendo anche i relativi incroci) si prevedeva l’obbligo di guinzaglio e museruola quando venissero condotte in luoghi pubblici e/o su mezzi di trasporto pubblico:


Critiche

L’ordinanza, ed in particolare la Lista allegata, fin dalla sua pubblicazione, ha suscitato le critiche del mondo cinofilo.
In particolare, lo stesso ENCI (Ente Nazionale Cinofilia Italiana) ha emesso nei giorni immediatamente successivi alla pubblicazione un comunicato in cui si sottolinea, assieme alle associazioni veterinarie, l’inconsistenza scientifica di una lista di tipologie canine “a rischio di aggressività”, rilevando come le radici di una potenziale pericolosità di alcuni soggetti debbano invece ricercarsi nel rapporto tra l’uomo e il cane.[2]
Negli stessi giorni anche il Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Paolo De Castro per quanto concerne l’elenco delle razze canine a rischio di maggiore aggressività…rileva che non vi è corrispondenza rispetto a un precedente parere espresso in merito dal Consiglio Superiore di Sanità.[3]
L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani si è così espressa in merito:«quanto detto vale per qualsiasi cane: la correlazione fra alcune razze canine e la pericolosità è infatti scientificamente infondata[4]
Alcune razze citate, come il Rafeiro do alentejo, risultavano non esistenti in Italia in quanto nessun esemplare è stato iscritto ai registriENCI dal 2003 al 2008.[5]
La lista contiene alcuni errori nella denominazione delle razze, come risulta dal confronto con l’elenco ufficiale delle razze canine della FCI (Federazione Cinologica Internazionale).[6] Ad esempio la razza denominata Perro da canapo majoero non è mai esistita al di fuori della Lista di razze pericolose. Si tratta probabilmente (per assonanza) di un riferimento al Perro de Ganado Majorero, razza ritenuta pressoché estinta, nonostante alcuni tentativi di recupero[7][8]

Note

  1. ^http://www.poliziadistato.it/pds/ps/consigli/animali/documents/ordinanzaaggressivita.pdf
  2. ^http://www.enci.it/news/news.php?id=402
  3. ^http://www.enci.it/news/news.php?id=410
  4. ^http://www.anmvi.it/PDF/comunicato190407.pdf
  5. ^http://enci.it/libroorigini/statistiche.php
  6. ^http://fci.be/nomenclatures.asp?lang=en&sel=0
  7. ^http://de.wikipedia.org/wiki/Perro_de_Ganado_Majorero
  8. ^http://www.bardino.de/tierheim.html

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