05/03/13
L'ENPA PRENDE IN CARICO UN PITTBULL IMPIEGATO PER I COMBATTIMENTI CLANDESTINI. PRIMI PROGRESSI COMPORTAMENTALI PER IL CANE
Quando i volontari della Protezione Animali, dopo avere ricevuto la segnalazione inoltrata alla presidente nazionale dell'Enpa – Carla Rocchi - da un'associazione animalista attiva nella provincia di Roma, lo hanno prelevato dalla struttura di una località non molto distante da Bracciano (Roma), Boris, un pitbull di 9 anni, era veramente malridotto. A destare preoccupazione erano le condizioni generali di salute dell'animale che hanno fatto supporre a Giusy D'Angelo, educatrice cinofila dell'Enpa impegnata anche nel recupero degli ex combattenti, un possibile impiego del pitbull per i combattimenti clandestini tra cani.
Oggi Boris si trova presso il rifugio Enpa di Torino, dove è stato trasferito alcuni giorni fa e dove sta iniziando il percorso di riabilitazione; il cane è tenuto sotto costante osservazione dai veterinari e fortunatamente sta dando segni di miglioramento.
Anche dal punto di vista comportamentale, Boris ha compiuto alcuni progressi. Nel primo giorno di permanenza al rifugio – racconta l'Enpa –, all'inizio della passeggiata, il pitbull era in ansia e sembrava avere voglia di fuggire, salvo poi tranquillizzarsi piano piano fino a riuscire a relazionarsi con l'educatrice e con l'ambiente circostante in modo tanto sereno quanto curioso.
Ora Boris esce dal proprio box e quando vede la sua nuova amica non mostra alcun segno di inquietudine; anzi, le corre incontro per salutarla con affetto. «Per un cane nelle sue condizioni – spiega l'Ente Nazionale Protezione Animali -, la cosa fondamentale è quella di riuscire a “leggere” gli stati d’animo per prevedere eventuali perdite di autocontrollo e per indirizzare i cambiamenti emotivi rispettando la sua personalità».
Promosso e gestito dal Centro Nazionale Comunicazione e Sviluppo di Enpa, il progetto di recupero cani ex combattenti, di cui ora fa parte anche Boris, viene portato avanti dal 2003 grazie alle donazioni dei privati tramite l’adozione a distanza. I 4Zampe vengono affidati alle cure di un team di esperti, i quali, una volta completato il percorso di reinserimento sociale sono riusciti a trovare una nuova casa a molti dei loro ospiti.
Purtroppo, questo non sempre è possibile. Agli ex-combattenti rimasti presso il rifugio, la Protezione Animali cerca di donare una quotidianità il più simile possibile a quella familiare. Tutte le informazioni sul progetto ex combattenti su http://www.comunicazionesviluppoenpa.org/adotta-un-ex-combattente.html.
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